Venezia- 2018

 

 

 

Come nel più classico degli itinerari turistici italiani, poteva mancare Venezia tra le mete delle Dorothies in fuga?

Allettate dell’opportunità di una promozione per soggiornare al Carlton sul Canal Grande, decidiamo di approdare in laguna, che ad  ottobre offre ancora un clima gradevole, prima di immergersi nelle gelide nebbioline invernali…  

Poiché Venezia era una meta già conosciuta per tutte noi, abbiamo optato per un programma di “giro-in-giro” libero, ovvero un rilassato vagabondare per vicoli e piazzette, attraversando ponticelli e camminando lungo i canali, alla ricerca di scorci da fotografare (tra un selfie e uno scatto, l’obiettivo dei nostri smartphone ha colto pure qualche fascinoso gondoliere, nella tipica tenuta con maglietta a righe e paglietta con nastro!)
Quando il clima è dolce, passeggiare per Venezia ha un fascino davvero unico. Il solo leggere le targhe stradali fa scoprire uno dei tanti aspetti assolutamente singolari di Venezia, che è la combinazione delle sue caratteristiche denominazioni urbanistiche, quali fondamenta, calle, riva,  campo, ruga o corte con una toponomastica indubbiamente evocativa…

Dorotee in fuga #5 Ada, Aida, Alda, Roberta, Barbara, Paolita, Patrizia, Cristina, Luisa, Monica, Rosella  

Il venerdì sera ci siamo concesse una cena alla Corte Sconta, nota trattoria di specialità di mare, proposte con una formula di menu fisso che prevede diversi piatti davvero gustosi, che abbiamo abbondantemente innaffiato con un prosecco delizioso, imbottigliato appositamente per loro.

Il sabato, dopo una mattinata di tranquillo passeggio e, per alcune, di visita alla mostra del Tintoretto, era il momento di prendere contatto con l’essenza di Venezia: l’acqua! Avendo scartato l’ipotesi del giro in gondola che ci sembrava un tantino scontato, abbiamo preso il vaporetto e siamo sbarcate a Murano perché non c’è fuga delle Dorothies senza shopping….
Che fosse per un vasetto, una collana o un paio di orecchini, chiunque di noi abbia deciso di fare acquisti è stata affiancata da un “comitato consultivo” per essere certi di compiere la scelta giusta …

Il sabato sera abbiamo invece optato per uno dei molti bacari, la Ruga Rialto, un locale tipico che propone una specie di “apericena alla veneziana”, che prevede di gustare un’ombreta (e anche più d’una!), accompagnata da qualche cicheto (dal latino “ciccus” che significa “piccolissima quantità”), una sorta di stuzzichino delle principali specialità gastronomiche locali.

Come si diceva, non sono mancati i momenti culturali.
Alcune di noi hanno approfittato per vedere l’esposizione allestita a Palazzo Ducale per i 500 anni dalla nascita del Tintoretto: una mostra suggestiva e preziosa, perfetta per aiutare il visitatore ad immaginare la Venezia nel suo splendore dell’epoca rinascimentale.
Altre hanno scelto di andare ad un concerto di musica classica nella chiesa di San Vidal, che pur con la sua coinvolgente atmosfera, pare abbia colpito le nostre sognanti ascoltatrici principalmente per l’avvenenza di uno dei violinisti…come documentato dalle numerose foto souvenir…

 

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