Di Marilena Gugliemi
Ragazze se non l’avete ancora letto ve lo consiglio di cuore, non solo perché l’ha scritto la sorella di una nostra cara Dorothies, ma perché è davvero molto bello!
Brava Marilena scrivi ancora ti prego.
La vita di Mouans Sartoux, piccolo borgo provenzale, è turbata da una serie di tragici eventi: Laetitia Chevalier è scomparsa nel nulla; Etienne Blondel muore a seguito di una ubriacatura; Rkia Azergui è coinvolta in un improbabile incidente con il motorino. Tra le distese di campi che circondano il paese si nasconde un casolare abbandonato. Andrea, giovane studioso di botanica, aggira la recinzione ed entra insieme all’amico Mathieu: è l’inizio di un viaggio senza ritorno sulle tracce di un segreto sepolto tra i ricordi dell’infanzia. Nella narrazione giocano un ruolo fondamentale la natura e le piante: il profumo del caprifoglio provoca incubi, il narciso induce al sonno, l’aconito è velenoso, il frutto del melograno ha il colore del sangue…
RECENSIONI :
Un romanzo davvero originale. Le piante, onnipresenti e mai invadenti, possono farsi dimenticare o balzare al centro del palcoscenico. I paesini della Provenza, di solito solari e ridenti, qui hanno spesso cieli plumbei, tempeste di vento e atmosfere inquietanti: Yuri e Andrea, i due fratelli protagonisti, riscoprono nei luoghi della loro infanzia le radici di una serie di crimini. Sono due personaggi complessi e sfaccettati, molto diversi tra loro e in continua evoluzione. Il termine “giallo”, sia pure botanico, per quest’opera è assai riduttivo: è anche un romanzo di formazione, è anche una storia d’amore, è una narrazione a tutto tondo, ricca di umanità e di svolte sorprendenti. L’ho letto d’un fiato e mi ha coinvolto dalla prima all’ultima pagina. Lo stile dell’autrice è essenziale e incisivo: spesso riesce a essere poetico, a tratti commovente.
“I tuoi occhi sono foglie” mi è stato proposto dai misteriosi algoritmi di Amazon.
Sono rimasto colpito dall’immagine di copertina che ho scoperto essere un dettaglio di un quadro di Soutine, un pittore che adoro.
Il romanzo parte dallo strano incontro fra due giovani ex compagni di scuola, Andrea e Mathieu. Le conseguenze per entrambi sono drammatiche e portano a riesaminare una catena di avvenimenti radicati nel passato. La storia si svolge fra Torino e l’entroterra della Costa Azzurra, segnata da viaggi, separazioni ed assenze. La luminosità della natura e del paesaggio si contrappone al nuovo orrore che avvolge una rete di eventi che erano apparsi slegati.
Il racconto procede per capitoli brevi che alternano diversi punti di vista. Un linguaggio asciutto accompagna il lettore fra le giravolte dell’indagine, fra ricordi d’infanzia e nuove rivelazioni, fino alla conclusione inaspettata.
Alberi ed erbe giocano un ruolo essenziale, di volta in volta evocando ricordi, nascondendo corpi e verità,
diventando strumenti di morte.